Tavolo di confronto 1 “Cambiamenti climatici: i principali problemi e le migliori strategie di mitigazione e adattamento in ambito urbano” Gli spunti iniziali dati a inizio incontro dal prof. Piero Di Carlo (docente di fisica dell’atmosfera e climatologia presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti- Pescara) e di seguito da Luca Cetara del centro ricerche di Bolzano “eurac research”, hanno permesso ai giovani partecipanti al forum giovani del progetto “GREENta!” di calarsi nel tema dello sviluppo sostenibile per la città di Chieti e di conseguenza di immaginare strategie di intervento a partire dai loro vissuti e dalle loro aspettative per il futuro. Il tavolo 1 di confronto ha permesso di puntualizzare le questioni da tenere presente e di cui avere cura per tutte le politiche presenti e future della città, questioni cruciali utili poi per declinare (nel tavolo 2) idee possibili di sviluppo lavorativo, imprenditoriale ed economico. Le molte idee emerse possono essere aggregate in 3 macro-ambiti di cura, ma la parola che sottostà ad ogni orientamento decisionale presente e futuro, per i ragazzi incontrati deve essere la parola: RISPETTO! RISPETTO che deve essere inteso in diverse declinazioni: rispetto del passato della città, e altresì del suo futuro. Rispetto per le tradizioni e la storia quindi, ma anche per l’energia che i giovani possono portare con possibili idee innovative. Rispetto nel dialogo tra giovani e adulti che deve essere un elemento determinante per lo sviluppo di una comunità. Rispetto per l’ambiente sì, ma dietro a questo grande obiettivo ci deve essere rispetto per tutte le persone che in quell’ambiente ci vivono e lo attraversano. Rispetto per gli obiettivi che ci si dà insieme perché in questo modo è possibile immaginare uno sviluppo partecipato, condiviso, capace di valorizzare il territorio, le idee e i desideri di una comunità intera. Rispetto per i cittadini che se ascoltati sono una grande risorsa naturale della città. Sono emersi quindi tre concetti cardine attraverso i quali declinare uno sviluppo sostenibile e “rispettoso”: 1. LA BELLEZZA 2. LA MOBILITA’ 3. LA COMUNICAZIONE - LA BELLEZZA Orientare politiche che abbiano come orizzonte la bellezza vuole dire, non privilegiare politiche di ristrette vedute che abbiano come ritorno la sola sfera economica nel breve periodo. E nello specifico la bellezza va intesa come: a. Tutela del patrimonio: culturale (materiale ed immateriale), architettonico, artistico e ambientale (acqua, aria, parchi, colline…). b. Sviluppo del territorio: ovvero ridurre la dispersione idrica, farsi 100 domande quando si modifica il piano regolatore, riqualificare le aree verdi in tutta la città, pensare ai rifiuti non solo come scarto, ma come possibile materia prima rigenerata, attuare politiche di conoscenza delle bellezze che la città già offre (naturali e artistiche), far sì che presto Chieti diventi una città plastic free. Utile per la cittadinanza è sapere i tempi di realizzazione delle iniziative e delle politiche - LA MOBILITA’ Un’esigenza riscontrata come problematica è la distanza, talvolta non solo intesa come spaziale, che c’è tra Chieti alta e Chieti bassa. La comunicazione tra i due contesti va immaginata per il futuro in maniera più sinergica e strutturata, per quanto riguarda gli spostamenti e le iniziative. La mobilità immaginata dovrebbe essere: a. Integrata e sostenibile: con trasporti “intermodali”, con colonnine di ricarica elettriche per bici e auto, con mezzi pubblici funzionali e funzionanti in tutte le fasce orarie. b. Con un Viabilità che tenda a ridurre i mezzi di trasporto privati a benzina in favore di trasporti pubblici e condivisi: + ciclovie, + car e bike sharing, marciapiedi sicuri e non invasi dai parcheggi, + scuolabus e + pedibus. - LA COMUNICAZIONE Gli ultimi decenni sono stati segnati da mezzi e modalità di comunicazione rivoluzionari rispetto alle epoche precedenti. Di conseguenza, le nuove generazioni hanno una visione della comunicazione molto diversa rispetto ai giovani di 20, 30, 40 anni fa. Il rapporto con le istituzioni, ad esempio, risulta essere segnato da modelli comunicativi troppo distanti per i giovani di oggi, così come la presenza o l’assenza di reti wi-fi può portare ad escludere fasce di popolazione dalle opportunità che la Rete può dare. In un’ottica di sviluppo sostenibile la comunicazione diventa un asse di intervento cardine per permettere a tutti di essere parte di processi partecipati e decisionali di ciò che viene fatto in città. Va inoltre sottolineato quanto i ragazzi vedano nella comunicazione una chiave strutturalmente integrata perché vi possa essere: a. una reale Promozione della città: rispetto al patrimonio di Chieti, rispetto alle iniziative che vengono fatte, rispetto ai centri culturali che già ci sono. Ed inoltre la comunicazione andrà sempre più pensata orientata alle fasce di età diverse della popolazione e attraverso canali social-e-sociali diversi e dedicati. In tal senso dare la possibilità ai giovani di occuparsi di comunicare per il Comune o per le istituzioni potrebbe aprire a possibilità nuove di lavoro, nonché ad aiutare il mondo adulto a produrre comunicazioni più puntuali e adeguate e non, come talvolta capita, un po’ ridicole perché fatte per scimmiottare il “linguaggio dei giovani”. b. Innovazione: rispondere ai bisogni delle persone rimane l’innovazione più grande, perché dare risposte alle necessità, che cambiano nel tempo, evidentemente riorienta le politiche e le decisioni collettive. In questo senso, ad esempio, diventerà sempre più strategica una connessione diffusa e sempre più a basso costo, e comunicativamente parlando è necessaria una comunicazione più adeguata alla contemporaneità tra istituzioni, associazionismo e singole persone che si vogliono impegnare per il bene comune. Oggi come oggi spesso sono i singoli che diventano opinion leader capaci di attivare iniziative e attività, e lo sono sempre meno associazioni precostituite che magari storicamente erano e sono portabandiera di ideologie. Va immaginato un dialogo più fluido e veloce che permetta alle persone di fare e di non essere sfiduciate perché non ascoltate. Immaginare modalità di dialogo dirette oggi come oggi, vuole dire stare nel presente per affrontare insieme le sfide future. Tavolo di confronto 2: “Imprese e occupazione green: le opportunità di business e di lavoro per un territorio sostenibile” A partire dagli orizzonti comuni discussi nelle sessioni di lavoro del tavolo 1, con i ragazzi partecipanti al forum nel tavolo di confronto 2 si sono discusse possibili iniziative imprenditoriali che potrebbero ancor più nel concreto realizzare azioni di sviluppo sostenibile per la città di Chieti, qui di seguito ve le riportiamo: 1.bellezza come priorità e attenzione al turismo: creare e valorizzare centri d’interesse storico culturale, ma anche naturale dandone ampia comunicazione alla cittadinanza e all’Italia tutta per stimolare il turismo. 2.collegata alla mobilità: trovare dei modi per portare le persone a Chieti alta, sia da Chieti scalo che dalla provincia. Non molto convito dei sistemi di car e bike sharing. 3.canottaggio, sport per valorizzare il Parco Fluviale. 4.secchi dell'immondizia per indifferenziata in tutta Chieti; colonnine per la plastica, con il rilascio dei ticket; erogatori dell'acqua che possano riempire solo bottiglie di vetro. 5.fontanelle non a ciclo continuo, e realizzate in modo, si può regolare l'acqua senza sprechi. 6.riqualificazione del parco fluviale come area di benessere per la cittadinanza creando: - area ristoro - laghetto (già presente) dove svolgere educazione ambientale - ciclabile su ambo i lati del fiume - classica pista ciclabile per tutti che si estenda per la città Chieti scalo raggiungibile da più punti e portarla magari fino a Pescara - percorso off road per Mountain bike Andando anche oltre si potrebbe reinventare la tiburtina, renderla più accessibile a bici e autobus cercando di far deviare il traffico lungo via piaggio, magari allargando la strada (più corsie). 7.sulla scia della futura direttiva Europea sulla corporate due diligence, una possibile idea imprenditoriale è quella di un’agenzia che aiuti le imprese a redigere documenti di corporate due diligence per le imprese su tutti i passaggi del processo (valutazione dei rischi, soluzioni e monitoraggio) 8.imprese di co-working per il lavoro da remoto (nomadismo digitale) 9.ricompense monetarie per l’utilizzo di bicicletta/percorsi a piedi 10.incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, opportunamente potenziati, fornendo abbonamenti gratuiti o a prezzi simbolici (come nel caso di Bari a €20). Un ipotetico finanziamento potrebbe originare da un’imposta addizionale del Comune sugli immobili sfitti nel centro di Chieti. Imposta che si potrebbe evitare di pagare, qualora non si riuscisse a reperire affittuari, mettendo a disposizione l’immobile per spazi di coworking pubblici e di aggregazione varia (giovanile, culturale, ecc.). Prezzo calmierato del trasporto pubblico per lavoratori, pendolari e studenti per incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico locale invece dell'automobile. 11.far installare impianti fotovoltaici sui tetti di grandi centri commerciali come megalo e, dove possibile, anche sui parcheggi del centro commerciale stesso 12.costruire delle palestre che attraverso l’utilizzo di attrezzature sportive per l’attività fisica (cyclette, tapis roulant, ecc…) producano energia sostenibile. 13.proporre delle giornate “green” ovvero programmare delle attività di raccolta rifiuti e di miglioramento delle zone verdi/urbane coinvolgendo scuole, università, associazioni ecc…Così da coinvolgere attivamente la cittadinanza e migliorare gli ambienti comuni. 14.riutilizzare i vestiti “buttati” per produrre coperte o tessili di patchwork. 15.acquistare mezzi pubblici ecologici. Prediligere l’acquisto di mezzi elettrici per spostarsi in città e provincia e per raggiungere i posti di cultura o le stazioni del treno, degli autobus o l’università stessa. 16.inserire, magari con monitor orari per singola fermata con i tempi di attesa. 17.progetti di educazione ambientale nelle scuole per coinvolgere bambini e genitori. 18.progetti nelle medie e superiori dove i ragazzi devono auto-organizzare dibattiti ecc. o preparare materiale educativo per altre scuole (peer education). 19.modello tedesco chiamato “Pfand”: una sorta di cauzione, che si paga quando si acquista una bottiglia di plastica e/o vetro. I mercati o le piazze ecc. vengono così provvisti di una macchina che li accetta ed attraverso un codice QR o simile, la macchina, girando la bottiglia analizza l’etichetta, scova il codice e riconosce la bottiglia e il valore che è stato pagato. Questa macchina stampa poi uno scontrino che si può presentare alla cassa e sottrarlo al prezzo dei propri acquisti. Questa idea deve incoraggiare le persone a non buttare via le bottiglie, a spendere meno nella produzione di bottiglie nuove, mantenendo un ciclo di riuso, e punisca chiunque non ne usufruisca. 20.colonnine raccolta plastica con ticket che annualmente vengano detratti dalla bolletta della spazzatura. 21.colonnine acqua con erogazione solo in materiale di vetro (controllata tramite bilancia) date in dotazione dal comune in base al nucleo familiare. 22.creare un network di esercenti e associazioni con lo scopo “plastic free”, ideare un logo che identifichi gli esercenti aderenti ed utilizzare i rubinetti dei locali come vere e proprie fontanelle. Coinvolgere poi le amministrazioni ad attuare incentivi e sgravi fiscali (tasse immondizia) per incentivare la partecipazione dei locali. 23.promuovere il turismo locale e la partecipazione dei giovani attraverso escursioni con attività eco-friendly (ad esempio piantando nuovi alberi e piante oppure, raccogliendo plastica sulle spiagge) e adottando campagne di sensibilizzazione promosse sui social. 24.ci sarebbe bisogno di un nuovo centro adibito ai servizi relativi al turismo ed ai trasporti pubblici. L’unico è a Chieti in un piccolo ufficio della TUA presso Largo Cavallerizza, che non così visibile. 25.nuovo parcheggio pubblico, da costruire in un edificio, magari anche sotterraneo, e lo abbiniamo a servizi turistici e di trasporto pubblico, incluso noleggio di auto, monopattini elettrici e bici. Ovviamente dobbiamo anche inserirci un’arteria di linee d’autobus, che porti verso Chieti alta. 26.acquistare o realizzare cestini di auto-compostaggio. 27.utilizzare maggiormente lo strumento dei social network per comunicare più efficacemente con i giovani e per migliorare ed ampliare la comunicazione tra i cittadini e le istituzioni. 28.creare app per smartphone eco-friendly. 29.rendere Chieti una città energeticamente libera, ed iniziare creando comunità energetiche indipendenti. 30. incentivi come token per comportamenti green della cittadinanza.  
Categorie: EVENTI